La società X .. ha ricevuto un avviso di accertamento con cui l’Agenzia delle Entrate, rideterminando il reddito dichiarato, accertava maggiori importi a titolo di IRAP e IVA, con una notevole richiesta complessiva tra imposte, sanzioni e interessi.
Durante una verifica fiscale, l'Agenzia delle Entrate riscontrava una differenza tra le rimanenze finali di magazzino dichiarate e le consistenze di merci.
Nell'avviso di accertamento, l’Agenzia delle entrate sosteneva che la suddetta differenza fosse idonea a fondare la presunzione di maggiori ricavi e operazioni imponibili IVA, con il conseguente accertamento di un maggiore reddito,di un maggiore valore della produzione e di un maggiore volume d'affari di euro 114.000,00.
La società ha deciso di non piegarsi alle richieste dell’Agenzia delle Entrate e ci ha contattati.
Dopo averanalizzato l’avviso di accertamento, ci siamo resi conto che lo stesso conteneva degli errori e che poteva essere annullato totalmente.
Abbiamo così deciso insieme di preparare una strategia difensiva ad hoc che potessepermettere alla Società di vincere il contenzioso contro l’Agenzia delle Entrate.
L’avviso di accertamento impugnato dalla società X è stato integralmente annullato dalla Commissione Tributaria Provinciale di Roma.
L’Agenzia delle Entrate, ritenendo di essere nel giusto, ha però proposto appello.
La sentenza della Commissione Tributaria Regionale del Lazio ha però rigettato il ricorso in appello dell’Agenzia delle entrate, condannando la stessa a ben 5.000 euro di spese.
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